sabato 17 ottobre 2009

Windows 7 a 29,99 dollari per gli studenti

L'offerta prende il via il 30 settembre, ma non in Italia.


Windows 7 29,99 dollari per gli studenti

Gli studenti americani di College e Università potranno aggiornare la loro copia di Windows Xp o Vista a Windows 7 spendendo solo 29,99 dollari, ma per farlo avranno tempo solo fino al 3 gennaio 2010.

Microsoft ha deciso di fare uno sconto di 90 dollari a tutti coloro che sono in possesso di un indirizzo di posta elettronica fornito dalla scuola e vogliono una versione di aggiornamento di Windows 7.

Costoro potranno scegliere tra Windows 7 Home Premium e Professional. L'offerta è limitata agli Stati Uniti (dove le possibilità di aderire si apriranno il prossimo 30 settembre) e in pochi altri Paesi: Francia, Germania, Australia, Canada, Corea del Sud e Messico (dal 22 ottobre).

Ancora non si sa se Microsoft abbia intenzione di attivare offerte analoghe in ulteriori Stati, tra cui l'Italia. In Australia la promozione terminerà il 31 marzo

venerdì 16 ottobre 2009

L'Agcom blocca di nuovo i numeri a sovrapprezzo

Dal primo gennaio 2010 i vari 899, 144 e simili saranno inaccessibili a tutti.


Agcom blocco numeri a sovrapprezzo 899 Tar del Laz

C'è da sperare che sia davvero la volta buona: l'Agcom ha decretato il blocco automatico e gratuito dei numeri a sovrapprezzo a partire dal primo gennaio 2010.

Le parti in causa potranno intervenire nei prossimi 30 giorni per integrare il provvedimento dell'Autorità con osservazioni e contributi.

L'efficacia del blocco è dimostrata dal fatto che, durante il precedente periodo in cui era in vigore, c'era stata una drastica riduzione (circa il 90%) nel numero delle "bollette gonfiate" e nell'uso abusivo dei numeri a sovrapprezzo.

Dall'anno prossimo, dunque, chi vorrà telefonare ai vari 899, 144, 166, 199 e via di seguito dovrà chiederne lo sblocco. Inoltre sarà aggiornato l'elenco delle numerazioni per le quali si può richiedere il blocco.

giovedì 15 ottobre 2009

Google Books lancia i libri "on demand"

Grazie alla "Espresso Book Machine" chiunque potrà stamparsi a costi contenuti un libro scelto tra due milioni di titoli.


Google Books Espresso Book Machine On Demand

Anche se tutti sostengono che gli e-book rappresentano il futuro, i fan dei libri cartacei non sono certo pochi e questo Google lo sa bene.

Grazie a un accordo tra Google e la On Demand Books, chiunque potrà stamparsi a prezzo contenuto uno qualsiasi dei più di due milioni di libri presenti nel catalogo di Google Books e su cui i diritti sono scaduti.

Lo strumento per creare un "libro fatto in casa" è la Espresso Book Machine (creata e commercializzata proprio dalla On Demand), un'apparecchiatura in grado di stampare e rilegare un libro di 300 pagine creando un'edizione economica in meno di cinque minuti.

Delle macchine Espresso sono presenti nelle biblioteche e nelle università di alcuni Paesi come gli Stati Uniti, il Canda, l'Australia, l'Inghilterra e l'Egitto; ognuna costa 100.000 dollari ma il produttore è disposto anche ad affittarle.

L'accordo tra le due società permetterà agli utenti di scegliere uno dei libri non più coperti dal copyright (quindi pubblicati prima del 1923), recarsi in uno degli esercizi che dispongono di una Espresso Book Machine e stamparlo direttamente, impiegando solo cinque minuti e spendendo 8 dollari (questo, almeno, è il prezzo consigliato).

On Demand Books ha già a catalogo 1,6 milioni di libri, il che porta il numero totale dei titoli a 3,6 milioni. Per ogni copia stampata, alle due società andrà un dollaro.

La faccenda diventerà ancora più interessante se Google riuscirà a strappare un accordo con gli editori che permetta ai lettori la stampa in autonomia di titoli più recenti, anche se in questo senso la strada sembra decisamente ardua.

Un eventuale successo delle Espresso Book Machine cambierebbe completamente il mondo dell'editoria, trasformando il modello centralizzato attuale (che prevede un unico centro di produzione e tanti punti di distribuzione) decentrando la produzione.

Se tutto ciò delinea un fosco futuro per le case editrici, i lati positivi comprendono per biblioteche e università la possibilità di avere un catalogo pressoché sterminato fino e per le zone disagiate quella di offrire materiale per l'alfabetizzazione e la scolarizzazione che in altro modo sarebbe difficile se non impossibile reperire.

lunedì 12 ottobre 2009

Office Web Apps lancia la sfida a Google Docs

Microsoft svela la versione online di Office: Word, Excel e PowerPoint saranno gratuiti sul web.


Microsoft Office Web Apps Google Docs

Microsoft si prepara a dare battaglia in grande stile a Google Docs iniziando a svelare Office Web Apps, la versione online della suite per ufficio.

Al momento Office Web Apps si trova nella fase di Technical Preview: una sorta di pre-beta in cui alcune decine di migliaia di utenti testano le funzionalità di base e segnalano la presenza di bug.

La versione online di Office comprende gli equivalenti di Word, Excel, PowerPoint e OneNote: si tratta di programmi che non comprendono tutte le funzionalità degli omologhi installabili sul Pc ma forniscono il necessario per il lavoro quotidiano.

Che le applicazioni Web possano quasi sostituire le tradizionali suite da ufficio anche in ambito aziendale è testimoniato dal successo di Google Docs che, secondo i dati di Idc, ormai è usato (anche se non esclusivamente) da una impresa su cinque.

Ciò significa risparmio per le realtà business e un calo degli introiti per Microsoft, che infatti sta correndo ai ripari.

Da parte dell'azienda di Redmond non c'è comunque alcuna intenzione di rendere disponibile Office Web Apps a pagamento (anche perché sarebbe controproducente, vista la disponibilità di alternative gratuite e apprezzate): conclusa la fase di test, chiunque disponga di un account Windows Live potrà utilizzare la suite.

I documenti creati con le versioni Online di Word, Excel e PowerPoint saranno salvati nello SkyDrive, il servizio di Microsoft che offre 25 Gbyte di spazio di memorizzazione remoto.

Office Web Apps dovrebbe uscire dalla fase beta entro la fine dell'anno; sarà utilizzabile con Internet Explorer 7 e 8, Firefox 3.5 e Safari 4, ma in generale tutti i browser recenti dovrebbero supportarlo senza problemi.

domenica 11 ottobre 2009

Twitter lancia le microchiamate con Jajah@call

Tutti gli utenti potranno effettuare telefonate gratuite, ma lunghe al massimo due minuti.


Jajah @call Twitter telefonate VoIP

Dopo Facebook, anche Twitterannuncia la possibilità di far parlare tra loro i propri utenti; come Facebook, per farlo si affida a un software di terze parti.

A partire da oggi tutti gli utenti di Twitter possono chiamare gli altri grazie al servizio chiamato Jajah@call, fornito dalla società di comunicazioni via Internet Jajah.

Ognuno dovrà semplicemente digitale @call@nomeutente - dove nomeutente è chiaramente l'Id di Twitter del destinatario della telefonata - per avviare la comunicazione, che almeno fino alla fine della fase beta sarà limitata a due minuti.

Secondo i fornitori del software, due minuti rappresentano "l'equivalente vocale di un tweet", che come tutti sanno è limitato a 140 caratteri.

Il servizio è gratuito - l'unica condizione è che entrambi gli utenti dispongano di un account Jajah - e dovrebbe funzionare da qualsiasi dispositivo, Pc o smartphone che sia; i destinatari potranno naturalmente ignorare le telefonate indesiderate.

Per proteggere la privacy, inoltre, le chiamate potranno avvenire soltanto tra follower, ossia colore che seguono i post di un determinato utente.

reCaptcha aiuterà Google Books

Gli esseri umani aiuteranno gli Ocr di Mountain View e ne guadagneranno in sicurezza.


Google acquisisce reCaptcha Book News Archive

Una delle critiche che alcuni muovono a Google Books è la scarsa qualità di diverse opere acquisite: non tutte le acquisizioni sono fatte a regola d'arte e i testi risultanti sono incomprensibili.

Ciò è dovuto al fallimento del software preposto al riconoscimento ottico dei caratteri (Ocr): servirebbe una supervisione umana che però, considerato l'elevato numero di libri, richiederebbe tempi enormemente lunghi.

Ora tutto ciò potrebbe cambiare: Google ha acquisito - in cambio di una cifra sconosciuta - reCaptcha, un servizio che unisce la protezione dai bot e la digitalizzazione delle opere cartacee.

Rispetto ai captcha tradizionali, reCaptcha non offre semplicemente delle parole distorte che l'utente deve identificare - pratica che ha lo scopo di distinguere gli esseri umani dai programmi - ma brani tratti da libri o giornali.

Ora, in seguito all'acquisizione, chi utilizzerà reCaptcha aiuterà progetti come Google Books e Google News Archive a migliorare i testi che contengono, risolvendo i problemi che hanno messo in difficoltà i software Ocr.

Un ulteriore lato positivo è rappresentato dal fatto che questo sistema, oltre a essere utile, pare anche più sicuro dei sistemi tradizionali.

sabato 10 ottobre 2009

In Italia Curve 8520, il BlackBerry a basso costo

Chi non vuole sottoscrivere un abbonamento può avere lo smartphone di Rim a 249 euro da Vodafone, Tim e Wind.


Rim BlackBerry Curve 8520 Tim Wind Vodafone 249 eu

Il BlackBerry Curve 8520, annunciato per il mercato italiano all'inizio del mese, è protagonista delle offerte di tre operatori mobili: Vodafone, Tim e Wind.

Il Curve 8520 è un modello particolarmente interessante in quanto si presenta come dispositivo relativamente a basso costo (249 euro) pensato per diffondere gli smartphone di Rim anche al di fuori della tradizionale utenza business.

L'aspetto è quello tradizionale dei BlackBerry: una tastiera Qwerty completa sormontata dallo schermo (da 2, 46 pollici); tra le due parti non c'è però la solita "pallina" ma un trackpad ottico, sensibile al tocco.

All'interno troviamo un processore che lavora a 512 MHz e 256 Mbyte di memoria flash, espandibili fino a 32 Gbyte con una scheda microSD/SDHC; una scheda da 2 Gbyte è già inclusa.

La fotocamera è da 2 megapixel mentre per quanto riguarda la connettività è presente il supporto a Wi-Fi 802.11b/g, Gsm, Gprs ed Edge ma non alle connessioni 3G.

Ogni operatore prevede offerte particolari che riducono il prezzo del BlackBerry in sé in cambio di un abbonamento mensile.

Chi sceglie Vodafone trova il Curve 8520 già disponibile; chi preferisce Wind dovrà aspettare la fine di settembre; gli utenti Tim, infine, avranno lo smartphone di Rim a partire da ottobre.

venerdì 9 ottobre 2009

Chrome 3.0, sempre più veloce e personalizzabile

L'ultima versione stabile del browser di Google supporta i temi e migliora l'interfaccia. Entro la fine dell'anno sarà pronto per Mac OS X.


Google Chrome 3.0 supporto ai temi Mac OS X

Se c'è una ragione per la quale Chrome è apprezzato è la velocità: considerato quasi imbattibile per la rapidità con cui mostra le pagine Web, finora mancava tuttavia di quelle possibilità di personalizzazione che spingono gli utenti a preferirgli altri browser.

Con il rilascio ufficiale della versione 3.0 stabile Google cerca di colmare il divario che ancora esiste iniziando ad aggiungere alcune funzioni che migliorano l'esperienza d'uso.

Alcune migliorie riguardano una raffinazione dell'interfaccia: per esempio ora la pagina per la gestione delle schede è più "pulita", maggiormente personalizzabile e con supporto al drag and drop; la Omnibox (la barra degli indirizzi) ora mostra anche delle icone accanto alle voci per facilitare la distinzione tra risultati delle ricerche, segnalibri e siti già visitati.

Tra le novità nascoste "sotto al cofano" si conta un aggiornamento del motore JavaScript V8, che secondo Google migliora le proprie prestazioni del 150% rispetto alla versione 1.0 di Chrome e del 25% rispetto alla 2.0 e il supporto ai tag video, audio e canvas di Html 5.

Inoltre Google con questa versione corregge due vulnerabilità e annuncia il rilascio della prima versione stabile di Chrome per Mac OS X per la fine dell'anno.

Lo sviluppo di Chrome procede senza sosta a un ritmo dettato, più che da cambiamenti sensazionali di versione in versione, da piccoli aggiustamenti e aggiunte di funzioni che completano il software.

Procedendo in questo modo Google può vantarsi di aver rilasciato, soltanto nell'ultimo anno, 51 versioni di sviluppo, 21 versioni beta e 15 stabili, correggendo in totale qualcosa come 3.500 bug.

Chrome 3.0 segue il rilancio della versione 2.0 a meno di quattro mesi di distanza; è già in cantiere tuttavia Chrome 4.0, che dovrebbe segnare il debutto del supporto alle estensioni.

giovedì 8 ottobre 2009

Polizia e YouTube a scuola per spiegare la Rete

Il progetto "Non perdere la bussola" sensibilizzerà gli studenti sull'uso sicuro di Internet. Tra gli argomenti: privacy, netiquette, cyberbullismo e difesa del copyright.


Non perdere la bussola Polizia scuola YouTube

La Polizia delle Comunicazioni, YouTube e il Ministero dell'Istruzione hanno unito le forze e dato il via al progetto Non perdere la bussola che ha per destinatari i ragazzi tra i 13 e i 18 anni.

Lo scopo è la sensibilizzazione sulla sicurezza in Rete e l'uso responsabile di Internet, in particolare dei social network e dei servizi, come YouTube, che permettono di caricare e condividere video amatoriali.

Durante l'intero anno scolastico 2009/2010 ogni scuola - facendone richiesta - potrà ospitare dei workshop formativi tenuti da giovani agenti di Polizia che affronteranno vari argomenti: dalla tutela della privacy alla spesso ignorata netiquette, dalla permanenza in Rete dei contenuti generati dagli utenti sino alla difesa del diritto d'autore e a fenomeni come il cyberbullismo.

Ogni workshop sarà strutturato in due parti: una didattica (con la spiegazione teorica di come funzionano le comunicazioni all'interno dei social network e alcune indicazioni pratiche su come tutelarsi in rete) e una pratica (dedicata al confronto con studenti e insegnanti).

I mezzi utilizzati comprenderanno un kit didattico fornito da YouTube, come la YouTube Map - una pubblicazione in Pdf che raccoglie le indicazioni per un utilizzo sicuro del servizio - e alcuni filmati dimostrativi.

Polizia e YouTube mirano in questo modo a prevenire quei fenomeni di cui si ha, di tanto in tanto, tristemente notizia e che spaziano dalla violazione della privacy ai casi di pedofilia online.

"Internet non è diverso dalla vita di tutti i giorni" ha spiegato Marco Pancini, European Senior Policy Consuel di Google: "anche sulla rete ci sono dei codici di condotta che regolano le reti sociali".

Le scuole intenzionate a partecipare trovano le informazioni su una pagina messa a disposizione da YouTube, oppure possono chiedere chiarimenti scrivendo all'indirizzo polizia.comunicazioni@interno.it.

martedì 6 ottobre 2009

Opera Mini 5.0 porta i tab sui telefonini

Supporto alla navigazione a schede, gestore delle password e pagina di Accesso Rapido sono le principali novità.


Opera Mini 5.0 beta tabbed browsing Speed Dial

A meno di un anno dal rilancio della versione 4.2, Opera Software ha reso disponibile per il download Opera Mini 5.0 beta.

Questa versione del browser gratuito per i cellulari Java eredita alcune funzioni dal fratello dedicato ai computer come il supporto alle schede, la pagina di Accesso Rapido e il gestore delle password.

L'interfaccia è stata rivista, aggiornando il layout e introducendo alcune modifiche attese, come la possibilità di digitare direttamente all'interno delle caselle di testo (fino alla versione precedente si apriva una pagina a parte).

Opera ha migliorato l'integrazione sia con le interfacce di tipo touchscreen che con quelle basate su Pad: per esempio, premendo a lungo il tasto di selezione o lo schermo - come per effettuare le operazioni di copia e incolla - ora è possibile anche aprire i collegamenti in una nuova scheda o visualizzare un'immagine.

La navigazione con Opera Mini passa sempre attraverso i server della società, che comprimono le pagine e le inviano al browser (come per la funzione Turbo della versione desktop).

In questa beta è scomparso nuovamente (era già successo nel passaggio alla versione 4.0) il supporto alle skin insieme alla possibilità di personalizzare le ricerche e alla funzionalità Opera Link, che consente la sincronizzazione dei segnalibri, della cronologia e delle preferenze di Accesso Rapido tra diverse installazioni del browser.

Tutte queste funzioni - promette Opera Software - saranno reintrodotte, mentre la gestione dei video non verrà integrata a breve nel browser, che continuerà a usare il lettore multimediale separato del telefonino.

Opera Mini 5.0 beta può già essere scaricato dal sito ufficiale.

lunedì 5 ottobre 2009

Fast Flip per sfogliare le notizie online con Google

I Labs di Google presentano un aggregatore di news che consente un'esperienza simile allo sfogliare un giornale cartaceo. Una rassegna stampa con l'interfaccia di Chrome.


Google Fast Flip News si sfogliano rivista cartace

Google ha ideato un sistema per accedere rapidamente alle notizie nel Web e forse irritare contemporaneamente gli editori.

Fast Flip è l'ultima creatura uscita dai Google Labs: si tratta di una sorta di rivista virtuale da sfogliare tramite browser, o anche dal telefonino (iPhone e Android sono già supportati).

Gli sviluppatori di Google si sono accorti che navigare di sito in sito alla ricerca di notizie - e anche all'interno di uno stesso sito - significa passare parecchio tempo nell'attesa che le pagine vengano scaricate.

La presenza di molte immagini e di animazioni in Flash (o Silverlight) appesantisce le pagine, per cui il navigatore medio aspetta diversi secondi per ogni articolo solo per poi scoprire che magari la notizia non gli interessa davvero.

Fast Flip risolve il problema presentando un'anteprima delle pagine così come appaiono sui siti originali, organizzate per categoria e mostrate grazie a un sistema che consente di passare dall'una altra tramite due grosse frecce, proprio come se si stesse sfogliando una rivista.

Una colonna a scomparsa, posta sulla sinistra, ha poi la funzione di indice, permettendo di scorrere rapidamente i contenuti.



In questo modo ci si può fare un'idea della notizia leggendone l'inizio e vedendola per come appare sul sito di provenienza. Se interessa si può cliccare e ottenere la versione originale; altrimenti si volta pagina e si passa a quella successiva.

Le fonti di cui Fast Flip per ora si serve sono americane, testate con cui Google ha concluso un accordo che prevede la condivisione delle entrate pubblicitarie.

Un'eventuale diffusione all'estero dovrà passare l'approvazione dei fornitori di contenuti delle varie nazioni

venerdì 2 ottobre 2009

Nec, Casio e Hitachi uniscono le divisioni cellulari

Nasce la joint venture Nec Casio Mobile Communications, con la fusione delle operazioni di telefonia mobile dei tre colossi giapponesi.


Nec Casio Hitachi joint venture Mobile

Nec, Casio e Hitachi hanno deciso di unire le proprie forze nel settore della telefonia mobile: entro il 2010 prenderà vita una joint venture denominata Nec Casio Mobile Communications, che diventerà il secondo produttore giapponese di telefonini (dopo Sharp).

Casio e Hitachi collaborano già dal 2004, quando crearono la Casio Hitachi Mobile Communications; grazie all'accordo con Nec, le tre compagnie arriveranno a controllare il 20% del mercato in Giappone.

Nella joint venture, Nec parteciperà al 66%, Casio al 17,34% e Hitachi al 16,66%; la società avrà un capitale iniziale di 1 miliardo di yen (7,6 milioni di euro) e i dipendenti saranno 2.200.

Nec Casio Mobile Communications dovrebbe diventare il fornitore di riferimento per aziende come Ntt DoCoMo e Softbank, permettendo a ognuna delle sue tre componenti di risparmiare sui costi di sviluppo, che si aggirano intorno ai 111 milioni di dollari per ogni nuovo modello di telefonino.

giovedì 1 ottobre 2009

Il Wi-Fi 802.11n è ufficialmente uno standard

Dopo sette lunghi anni, l'IEEE ha ratificato le specifiche per le connessioni wireless a 300 Mbit/s.


Ieee standard wireless 802.11n Wi-Fi 300 Mbps

L'Institute of Electrical and Electronic Engineers, dopo sette anni dall'inizio dei lavori, dodici bozze prese in esame e tutta una serie di prodotti già in commercio secondo le specifiche provvisorie, ha finalmente approvato lo standard wireless 802.11n.

Anche se da più di 2 anni il Wi-Fi n è presente in moltissimi dispositivi regolarmente venduti (con il benestare della Wi-Fi Alliance), tutti dovevano indicare chiaramente che il supporto era limitato alle specifiche Draft, ossia non ancora definitive.

Finalmente, con la conclusione dei lavori esiste uno standard accettato, sebbene la Wi-Fi Alliance stessa si sia impegnata a rassicurare chi, dal giugno del 2007, ha acquistato prodotti compatibili con la versione provvisoria dello standard: continueranno a funzionare insieme ai dispositivi realizzati con lo standard definitivo e, nella maggioranza dei casi, il loro firmware potrà essere aggiornato.

Il Wi-Fi 802.11n porta la velocità massima raggiungibile in teoria a 300 Mbit/s (lo standard precedente, 802.11g, arriva fino a 54 Mbit/s), e supporta la tecnologia MIMO (Multiple-Input, Multiple-Output) che consente l'utilizzo di più antenne per ricevere e trasmettere, incrementando la banda disponibile.

Il piccione viaggiatore batte Internet in velocità

Dopo il gabbiano Jonathan Livingston, è il piccione Winston il volatile più famoso del mondo.


pg

Promosso da Unlimited Group, una società finanziaria sudafricana, un test volto a dimostrare che sulle piccole e medie distanze i vecchi sistemi di comunicazione non sempre possono essere accantonati perché superati dall'evoluzione tecnica.

In un'attività frenetica come quella finanziaria, dove è essenziale la velocità di adeguamento all'evoluzione dei mercati, non poteva infatti essere tollerata la lentezza del trasferimento online, che pare impiegasse mediamente ben sei ore per coprire la distanza tra due uffici della Unlimited Group distanti appunto 80 chilometri.

Perciò i responsabili dei servizi informatici hano pensato di effettuare un test mettendo alla prova Winston, un piccione viaggiatore appositamente addestrato a coprire il percorso, con il trasferimento di una chiavetta Usb con 4 Gbyte di dati.

Ebbene, Winston ha brillantemente superato il confronto coprendo la distanza in 45 minuti netti; anche aggiungendo i tempi morti del caricamento e scaricamento dati dal supporto, il confronto è nettamente a favore del piccione, che in quest'epoca di esasperato tecnicismo certo meriterebbe almeno un piccolo monumento a ricordo dell'impresa e del suo significato non solo materiale.

Ovviamente, nulla si sa circa i metodi adottati da Unlimited Group in ambito sicurezza, anche se non è difficile immaginare una cifratura con uno dei tanti metodi a disposizione; e chi giudicasse l'avvenimento come una goliardata, non può non ricordare che, storicamente, la fortuna di uno dei maggiori banchieri a livello planetario iniziò proprio ai primi dell'800 con un efficiente sistema di comunicazioni sugli esiti della battaglie napoleoniche.