lunedì 27 luglio 2009

Grave falla in Windows Xp

La colpa è dell'ActiveX Microsoft Video, che è bene disattivare quanto prima. Ancora non esiste una patch.


Windows Xp falla controllo ActiveX Microsoft Video

Windows Xp, il sistema operativo che Microsoft è obbligata a considerare praticamente eterno, è affetto da una falla di sicurezza scoperta nel controllo ActiveX Microsoft Video.

Lo sfruttamento di questa falla espone il computer all'esecuzione di codice arbitrario da parte di chi porta l'attacco, che avviene quando l'utente clicca su un link che porti a un sito pericoloso.

Per ora non esiste ancora una patch, mentre Microsoft suggerisce di disabilitare il supporto all'ActiveX incriminato, seguendo le dettagliate indicazioni rilasciate dall'azienda.

Arriva il digitale satellitare

Per le zone non raggiunte dal digitale terrestre c'è TvSat: si potranno vedere i canali di Rai, Mediaset e La7 acquistando l'apposito decoder.


Il passaggio alla televisione digitale, con conseguente spegnimento del segnale analogico, prosegue per la propria strada senza intoppi, a parte qualche inconveniente immediatamente successivo allo switch over.

L'acquisto di un decoder per il digitale terrestre non è però l'unica via: esiste anche il digitale satellitare.

Comunemente, parlando di televisione via satellite si intendono i canali di Sky, accessibili tramite il pagamento di un abbonamento alla società di Rupert Murdoch. In questo caso, invece, stiamo parlando dei canali di Rai, Mediaset e La7.

Le emittenti sono infatti le stesse ricevibili tramite digitale terrestre, mentre la piattaforma si chiama TvSat: per utilizzarla non è necessario versare una quota periodica; serve tuttavia acquistare un apposito decoder con annessa smartcard.

Il motivo di questo "doppione" (gli stessi canali sono visibile tramite digitale terrestre e digitale satellitare) è lampante per chi vive in zone non raggiunte dal segnale terrestre e non vuole legarsi a Sky per vedere la televisione.

Il satellite HotBird usato da TvSat è quello sfruttato anche dalla piattaforma di Murdoch:chi già possiede un'installazione per Sky può dunque usare il nuovo decoder (presto in vendita a 99 euro) senza dover apportare modifiche all'impianto.

lunedì 20 luglio 2009

Microsoft prolunga il downgrade di Xp al 2011

Fino al primo aprile 2011 gli acquirenti di Windows 7 Professional o Ultimate potranno chiedere di tornare a Windows Xp Professional, a meno che non esca un service pack.


Microsoft Downgrade Windows 7 Xp 1 aprile 2011

Windows Xp è davvero duro a morire: è vero che il supporto esteso cesserà soltanto nel 2014 ma sembrava logico ritenere che ormai, sui nuovi computer, si potesse trovare soltanto Windows 7 o, al limite, windows vista.

Invece Microsoft ha deciso che fino al 2011 - e per la precisione fino al primo di aprile di quell'anno - gli acquirenti dei nuovi computer potranno richiedere il downgrade da Windows 7 a Windows Xp.

La decisione di portare da 6 a 18 mesi il periodo di grazia è stata presa per venire incontro alle aziende: quelle che non hanno effettuato il passaggio a Windows Vista ma sono rimaste fedeli a Xp avranno bisogno di più di sei mesi per migrare a Seven e, nel frattempo, dovranno poter comunque usare i nuovi pc che acquisteranno.

La politica di downgrade prevede che si possa passare da Windows 7 Professional e Ultimate a windows xp professional, oppure a Windows Vista Business o Ultimate se qualcuno lo desiderasse.

C'è solo un particolare da precisare: qualora prima dello scadere dei 18 mesi Microsoft decida di rilasciare un service pack per Windows 7, verrà bloccata la possibilità di tornare a Xp, mentre tornare a Vista sarà sempre consentito.

mercoledì 15 luglio 2009

Microsoft permetterà il downgrade da Windows 7 a Xp

Gli utenti scontenti del successore di Vista potranno tornare indietro e preferire un sistema operativo vecchio di otto anni.


Microsoft downgrade da Windows 7 a Windows Xp

Windows 7 sarà un sistema stabile, efficiente, leggero e modulare: l'ideale per far dimenticare Windows Vista.

Tuttavia, per coloro ai quali non dovesse piacere, Microsoft è pronta a soffiare via - di nuovo - la polvere dalla scatola di Windows Xp e tenere in gioco il venerando sistema operativo ancora per un po'.

La conferma, pur non avendo ancora il sigillo dell'ufficialità, viene da un anonimo portavoce di Microsoft, che ha rivelato la strategia a betanews: gli utenti di Windows 7 potranno richiedere il downgrade a Windows Xp (il portavoce non parla del downgrade a Vista - ipotizziamo - perché nessuno sarà abbastanza pazzo da richiederlo).

"Non è la prima volta che Microsoft offre il diritto al downgrade a una versione diversa da quella immediatamente precedente" spiega il portavoce della società; la possibilità è comunque significativa: per quanto implori gli utenti di dare una chance a Windows Vista Microsoft non ci crede troppo e sa che Xp gode di una fiducia maggiore da parte dell'utenza.

La data di pensionamento ufficiale per Windows Xp è giugno 2010. Per gli "ultra-low-cost-Pc" (come li chiama Microsoft, ossia essenzialmente i netbook) è tuttavia previsto un periodo di grazia: per questi Pc Windows Xp sarà disponibile fino a un anno dopo il lancio di Windows 7.

Non è chiaro, a questo punto, se questa mossa farà del bene a Windows 7 o se ne ostacolerà l'adozione, tanto più che il supporto esteso a Windows Xp cesserà soltanto nel 2014, quando Seven sarà già il passato e staremo parlando di Windows 8 o 9, qualunque nome a Redmond decidano di dargli.

martedì 14 luglio 2009

Anche per Google le immagini Creative Commons

Aggiunta la funzionalità per la ricerca di immagini liberamente riutilizzabili.


Poco tempo fa era stata Yahoo a introdurre la ricerca delle immagini secondo alcune specifiche della licenza d'uso delle medesime. Ora è la volta di Google che ha subito recuperato terreno, offrendo anche qualcosina in più, perchè Yahoo attinge solo da Flickr mentre Google scandaglia tutta la rete.

E' stata infatti introdotta una funzionalità che permette la ricerca di immagini da riutlizzare gratuitamente secondo le condizioni di utilizzo stabilite dagli autori. Questa nuova possibilità consente limitare la ricerca solamente alle foto, ritratti, disegni e immagini di ogni genere che siano state taggate con licenze Creative Commons, rendendo dunque più facile la ricerca e l'utilizzo di immagini che possono essere utilizzate liberamente e in taluni casi persino editate.

Per utilizzare questa nuova possibilità, non è necessario conoscere esplicitamente le suddette licenze anche se per chi segue la rete e ricerca immagini per il proprio riutilizzo sarebbe auspicabile. E' infatti sufficiente nella pagina di Google Immagini cliccare il link della Ricerca Avanzata e poi alla voce Diritti di utilizzo impostare quanto desiderato tra le opzioni di facile comprensione, come si evince dall'immagine qui sopra.

venerdì 10 luglio 2009

Vlc raggiunge la versione 1.0.0

L'apprezzato player multimedial open source è ufficialmente stabile. Leggero e funzionale, guadagna il supporto a nuovi codece alla riproduzione di file neglio archivi Zip.


Vlc 1.0.0 VideoLan Client

Leggero e funzionale lo è sempre stato; ora può festeggiare anche il raggiungimento della versione 1.0.0, con la quale guadagna il supporto a un maggior numero di formati rispetto alle versioni precedenti.

Il software in questione è VideoLAN Client, meglio conosciuto come VLC e uno dei player multimediali open source più diffusi, disponibile per Windows, Linux e Mac OS X.

La versione 1.0, identificata dal nome in codice Goldeneye, porta con sé il supporto ai codec HD AES3, Dolby Digital Plus, TrueHD, Blu-Ray Linear PCM e ai formati Raw Dirac e M2TS; inoltre è in grado di riprodurre i file all'interno degli archivi zip.

Vlc può essere scaricato gratuitamente dal sito ufficiale.

Google toglie la beta dalle Apps

Le applicazioni web sono ora ufficialmente in versione definitiva: con questa mossa Google cerca di attirare gli investimenti delle aziende.


Google toglie beta Gmail Apps Calendar

È quasi la fine di un'era: Google ha tolto la dicitura beta dalle Google Apps: Gmail, Documenti, Calendario e soci si trovano ora ufficialmente nella versione definitiva.

La spinta principale per questa mossa è venuta dal mondo delle aziende: per poter conquistare le realtà business, Google deve offrire strumenti adeguati e un supporto efficiente, tutte cose che un software in versione beta per sua natura non può dare.

Promuovere un programma alla versione stabile significa dunque guadagnarsi la fiducie delle realtà aziendali, poco propense a investire in prodotti che non considerano ancora stabili, nonostante siano usati da milioni di persone quotidianamente.

Per i nostalgici, coloro che si erano affezionati alla piccola etichetta beta sotto al logo di Gmail, è possibile tornare indietro: grazie a una funzione attivabile dai Labs il logo della posta elettronica di Google riprenderà l'aspetto che ha avuto finora.

giovedì 9 luglio 2009

Microsoft: "Date una chance a Windows Vista"

Installare subito Vista è il modo migliore per prepararsi alla migrazione a Windows 7.


Windows Vista Business Richard Francis

Il grande successo della beta di windows 7 non è per microsoft una notizia del tutto positiva: più si parla del prossimo sistema operativo, più si tende a relegare in un angolino Windows Vista, ossia un sistema che dovrà comunque tenere banco per i prossimi mesi.

Ecco perché il colosso di Redmond sta cercando di convincere le aziende rimaste fedeli a Xp a non aspettare l'uscita di Windows 7 ma di effettuare subito l'upgrade a Vista.

Il compito sembra tutt'altro che facile: come proporre a una realtà bussines di cambiare sistema operativo ora e di rifare la stessa operazione tra un anno o giù di lì, senza che l'intera operazione appaia come una follia?

Il passaggio da Xp a Vista può essere un ottimo sistema per facilitare il successivo passaggio da Vista a 7: questa è la risposta primaria che Microsoft ha dato - durante la presentazione alla stampa di una demo della beta di windows 7 - per bocca di Richard Francis, general manager della società che si occupa della regione Asia-Pacifico.

Dal momento che gli sforzi degli sviluppatori si sono concentrati nel rendere il più facile possibile la migrazione da Vista a 7, per le imprese dovrebbe essere sensato - secondo Francis - affrontare subito il doloroso passaggio da Xp a Vista, appianando tutte le eventuali difficoltà che il processo potrebbe portare con sé, per poi poter effettuare un aggiornamento molto più agevole.

Non è ben chiaro perché non si possano rimandare i problemi il più possibile (tanto più che il supporto a Xp per quanto riguarda gli aggiornamenti di sicurezza non cesserà prima del 2014) e allora ecco che Francis ricorda le superiori caratteristiche di Vista.

Lo User Account Control, per dirne una: fastidiosissimo per l'utente (e infatti in Windows 7 sarà personalizzabile), ma in grado di creare un ambiente più sicuro. Oppure i miglioramenti al firewall e ai sistemi interni di sicurezza: sono tutti argomenti ai quali le aziende dovrebbero essere sensibili.

Passare subito a Vista permetterà poi di non dover pagare per il supporto mainstream esteso a Xp, cosa che si renderà necessaria a partire da aprile.

Infine, chi passa a Vista ora trova una quantità di driver inimmaginabile al momento del lancio, cosa che permetterà di non ripetere la brutta esperienza di chi migrò subito al nuovo sistema per poi trovarsi con le periferiche non funzionanti.

A dirla tutta, molte aziende hanno già rinnovato il parco-macchine con computer Vista capable (non che in questa definizione ci sia la massima fiducia), pertanto possono installare Windows "6" quando vogliono senza problemi.

"Per piacere, date a Vista un'ultima chance" sembra dire Microsoft parafrasando una nota canzone. "Non è così male come sembra".

Arriva Chrome OS, il sistema operativo di Google

Leggero, sicuro e veloce, sarà basato sul kernel Linux e utilizzerà esclusivamente applicazioni Web. Dal 2010 equipaggerà i netbook.


Google Chrome OS sistema operativo netbook 2010

Se ne parlava da tanto tempo e alla fine è arrivato l'annuncio ufficiale: Google si prepara a lanciare un proprio sistema operativo, prevedibilmente battezzato Google Chrome OS.

Il riferimento a Chrome non è per niente casuale: al di là del kernel Linux e dell'interfaccia grafica che Google sta sviluppando, le applicazioni per gli utenti saranno quelle disponibili sul Web, e dunque il browser diventerà una parte ancora più importante della dotazione del computer.

Ciò che ha spinto Google a decidersi per il grande passo sono le richieste degli utenti, i quali voglino un Pc che si avvii in un lampo, sia sempre operativo e permetta di controllare la posta e l'email senza dover aspettare tempi biblici.

Tutte queste caratteristiche, unite alla portabilità, fanno di Google Chrome OS il candidato ideale per i netbook, ai quali è stato espressamente dedicato: sia per quelli basati su piattaforma x86, sia per quelli basati sui chip di Arm.

"Velocità, semplicità e sicurezza" - dice Google - "sono gli aspetti chiave di Google Chrome OS. Stiamo progettando l'OS perché sia veloce e leggero. L'interfaccia è minimale, e la maggior parte dell'esperienza dell'utente è sul web".

Google spinge dunque decisamente verso l'adozione del cloud computing come nuovo paradigma ufficiale per l'interazione domestica con i pc, precisando che le applicazioni sul Web saranno disponibili non solo da Google Chrome OS, ma anche con qualsiasi sistema operativo e usando qualsiasi browser.

Se il sistema operativo di Google rispetterà le promesse potrebbe davvero dare del filo da torcere a Windows; per far questo, però, dovrà far sentire gli utenti "a casa propria" come quando scelgono il sistema di Microsoft.

Se Google Chrome OS avrà successo potrebbe esserci anche una ricaduta positiva per Linux: il supporto da parte delle aziende costruttrici di computer diventerebbe sicuramente migliore, e ne beneficerebbero tutti gli utenti del sistema libero.

In ogni caso non dovremo attendere troppo tempo per capire come andrà: alla fine dell'anno il progetto diventerà open source e l'apparizione sui primi netbook è prevista per l'inizio del 2010.

lunedì 6 luglio 2009

Windows 7 avrà un'edizione per famiglie

Il Family Pack permetterà di installare legalmente il successore di Vista su un massimo di 3 Pc, sempre che gli utenti abitino tutti insieme.


Microsoft Windows 7 Family Pack

Microsoft ha preparato una opzione particolare per chi vuole migrare in blocco i propri Pc a Windows 7: il Family Pack.

La scoperta è stata fatta da Kristan Kenney analizzando la licenza con cui verrà venduto il successore di Vista. Kenney ha scoperto che chi sarà in possesso del Family Pack potrà installare legalmente Windows su un massimo di tre Pc.

L'offerta dovrebbe essere riservata alla versione di Windows denominata Home Premium; il prezzo ipotizzato dovrebbe aggirarsi intorno ai 199 dollari.

La limitazione vincolante imposta da Microsoft per poter installare Windows 7 su più computer è che gli utenti risiedano nello stesso stabile: altrimenti non ci sarbebe ragione di chiamarlo Family Pack.

La strategia del Family Pack - una novità per Microsoft - è già nota agli utenti di Mac Os X: per i clienti di Apple il numero massimo di computer è però cinque.

Apple ammette: "L'iPhone surriscalda"

In determinate condizioni, l'iPhone 3GS rischia di scaldarsi troppo e rovinarsi. Apple ha reso note le indicazioni necessarie per evitare problemi seri.


Apple iPhone 3GS surriscaldamento scolorimento

L'iPhone 3GS (ma anche il "vecchio" iPhone 3G) è un oggetto costoso e anche delicato: utilizzarlo al di fuori della gamma di temperature consigliate espone a seri problemi.

Tutto è cominciato quando un utente ha segnalato problemi di surriscaldamento del proprio iPhone bianco: la batteria era diventata caldissima, tanto da scolorire la plastica della scocca e da impedire all'utente di tenere in mano lo smartphone.

Inizialmente si pensava a una partita di batterie difettose. Apple non ha confermato né smentito questa ipotesi ma ha diffuso un comunicato in cui ricorda le corrette condizioni d'uso dell'iPhone e ciò che succede se non le si rispetta.

Apple raccomanda di usare l'iPhone tra 0 e 35 gradi e di riporlo in luoghi la cui temperatura sia compresa tra i -20 e i 45 gradi. Lasciare l'iPhone in auto, per esempio, sarebbe una pessima idea.

Se il telefono si surriscalda interviene un sistema automatico di raffreddamento che opera cercando di eliminare quelle funzioni che causano un aumento della temperatura.

In questo caso un messaggio sullo schermo avvisa l'utente che, "prima di poter essere utilizzato, iPhone deve raffreddarsi"; inoltre il processo di carica viene interrotto, la luminosità dello schermo diminuisce e il segnale del cellulare diventa più debole.

Il surriscaldamento può accadere non solo se si lascia l'iPhone in un ambiente molto caldo (come, appunto, una vettura parcheggiata) ma anche se si usano determinate applicazioni per lungo tempo e la temperatura dell'ambiente è elevata.

L'ormai famigerata schermata che avvisa del bisogno di raffreddarsi può apparire se si usa il rilevamento Gps in macchina durante un giorno di sole o se si ascolta musica sotto il sole.

domenica 5 luglio 2009

Garante Privacy: "Attenzione a quello che inserite su Facebook"

Mentre Facebook lancia le versioni in arabo e in ebraico, Pizzetti invita a non immettere in rete e in particolare sui social network informazioni private.


Pizzetti Facebook passato incancellabile

Non è la prima volta che Francesco Pizzetti, presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, interviene per mettere in guardia gli utenti di Facebook: poco più di un mese fa aveva già invitato a porre molta attenzione nel condividere informazioni private; ora spiega il perché.

Mettere in rete con leggerezza informazioni personali (lavorative, legate al divertimento, perfino goliardiche) espone al rischio che "attraverso i motori di ricerca chiunque, in qualunque momento, possa conoscere queste informazioni: stiamo mettendo in Rete giorno dopo giorno le nostre vite".

Questo è però solo l'inizio: chi condivide parti della propria vita lo fa magari perché, in quel momento, è convinto di quanto sta facendo. Il vero problema è che, qualora in seguito cambiasse idea, non potrebbe più cancellare le informazioni immesse.

"Rischiamo di essere la prima generazione destinata a portarsi dietro tutto il proprio passato, poiché l'uso sempre più massiccio della Rete e dei social network rende i dati incancellabili" spiega Pizzetti.

Il primo pensiero del Garante è naturalmente rivolto a Facebook, ormai diventato insieme ai fratelli più popolare dell'email e forte di più di 175 milioni di utenti destinati a crescere anche grazie al lancio di due nuove versioni.

Il social network più famoso ha infatti annunciato l'apparizione di Facebook anche in lingua araba (parlata da circa 250 milioni di persone) ed ebraica (gli abitanti dello stato d'Israele sono 7 milioni).

Creare queste versioni localizzate ha richiesto una quantità di lavoro non banale (entrambe le lingue, per esempio, si scrivono da destra a sinistra) ma tutto ciò permetterà agli utenti dei territori mediorientali di scrivere nella propria lingua madre, allargando così ulteriormente il popolo di Facebook.

Zuckerberg sarà sicuramente contento del successo riscosso dalla propria creatura, ma è ancora il Garante a invitare alla prudenza: "Siamo noi stessi a mettere in Rete continuamente fatti che ci riguardano; la Rete non è un giocattolo e, pur essendo una grande opportunità, dobbiamo essere sempre consapevoli ciò che mettiamo al suo interno vivrà di vita propria e fuggirà al nostro controllo".

sabato 4 luglio 2009

Microsoft rilascia il Service Pack 2 per Vista in italiano

Lo si può scaricare da Windows Update oppure come immagine Iso. Per poterlo installare è indispensabile avere già il Service Pack 1.


Windows Vista Service Pack 2 in italiano

Con un leggerissimo ritardo sulla tabella di marcia prevista (era atteso per la fine di giugno) il Service Pack 2 per Windows Vista è finalmente disponibile anche in italiano.

È possibile scaricarlo tramite Windows Update (le notifiche arriveranno progressivamente a tutti gli utenti) oppure sotto forma di immagine Iso o pacchetto eseguibile da Microsoft TechNet, dove sono presenti i link necessari.

Il Service Pack 2, che è dedicato non solo a Vista ma anche a Windows Server 2008, non è cumulativo: prima di installarlo bisogna assicurarsi di avere già il Service Pack 1. Inoltre non include Internet Explorer 8, che andrà aggiunto separatamente.

Le novità che questo aggiornamento porta con sé comprendono tra le altre cose il supporto ai processori Via a 64 bit, il sistema di ricerca desktop Windows Search 4.0, il supporto nativo alla masterizzazione Blu Ray e ai timestamp Utc nel filesystem exFat.

Per quanto riguarda Vista in maniera specifica occorre segnalare la correzione di alcuni problemi nella gestione delle connessioni Tcp e il supporto a Bluetooth 2.1.

Windows Server 2008 guadagna invece la versione Rtm di Hyper-V (la tecnologia di virtualizzazione sviluppata da Microsoft, inclusa originariamente in versione beta) e l'abilitazione di vecchie chiavi di attivazione per i servizi Terminal Server.

Nasce a Roma la task force europea contro i crimini elettronici

Un accordo tra Polizia, Poste Italiane e il Secret Service americano dà vita a un organismo che lotterà contro le frodi informatiche.


Roma Ectf Task Force crimini elettronici polizia

Roma non è soltanto la sede del Centro Nazionale Anticrimini Informatici, creato per proteggere le infrastrutture del nostro Paese dagli attacchi dei "criminali elettronici": lì ci sarà anche la centrale opeartiva della European Electronic Crime Task Force.

La Ectf è un organismo, creato dall'intesa tra Polizia, Poste Italiane e Secret Service americano, che si pone come obiettivo "analisi e ricerca sulla criminalità informatica" per "incrementare la sicurezza delle operazioni finanziarie svolte telematicamente"", come ha spiegato Antonio Manganelli, capo della Polizia.

Uno dei fronti principali su cui la Ectf sarà impegnata è la protezioni dalla frodi finanziarie informatiche, un campo in cui la lunga esperienza del Servizio Segreto Usa (che già coordina 59 task force operanti proprio in questo campo) tornerà sicuramente utile.

"Tutte le persone che usano internet devono poterlo fare in assoluta sicurezza" ha dichiarato l'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, sottolineando come sia sconsigliabile sottovalutare la pericolosità della situazione.

"Solo stamattina abbiamo subito ben 7 attacchi di phishing" ha continuato Sarmi, rivelando che "un campione del crimine informatico ha poi addirittura stabilito il record di passaggio in 39 secondi dal furto del'identità elettronica al prelevamento del denaro dal distributore".

venerdì 3 luglio 2009

A Potenza e Grosseto i primi passaporti elettronici

Contengono la foto in formato elettronico e le impronte digitali del titolare. Presto saranno adottati in tutta Italia per i maggiori di 12 anni.


Passaporti elettronici impronte digitali Potenza

Debuttano in Italia i passaporti con le impronte digitali e le foto in formato elettronico: le due province scelte per la sperimentazione sono Grosseto e Potenza, ma presto il sistema sarà esteso a tutte le questure.

Chi d'ora in avanti richiederà un passaporto riceverà dunque quello elettronico e dovrà fornire le proprie impronte digitali, sempre che abbia più di 12 anni. Si tratta di una misura che da un lato mira a proteggere i più piccoli e dall'altro è dettata da motivazioni tecniche: secondo quanto dichiarato, fino a circa 14 anni l'impronta digitale non è stabile.

Il Ministero dell'Interno rassicura chi teme l'istituzione di un servizio di schedatura di massa: le impronte saranno conservate soltanto durante la fase d'istruttoria e cancellate subito dopo, anche dagli archivi della Questura.

Il chip Rfid da 80 Kbyte di memoria, usato nel passaporto per conservare i dati, è garantito per almeno 10 anni. Per ottenere i nuovi passaporti occorre attendere 15 giorni dalla richiesta, mentre il costo è di circa 90 euro.

Facebook, regole più chiare per la privacy

L'impostazione dei livelli di accesso diventa più facile: si potrà scegliere se condividere il profilo solo con gli amici o con tutto il Web.


Facebook regole più semplici per la privacy

Facebook viaggia verso la semplificazione delle impostazioni, almeno per quanto riguarda le questioni di privacy: Chris Kelly, responsabile della riservatezza degli utenti del social network, ha annunciato una prossima revisione delle modalità di condivisione dei contenuti.

"Attualmente è troppo complicato" ha spiegato Kelly. Facebook vuole che le persone possano stabilire con facilità con chi condividere i propri pensieri, le proprie foto, tutto ciò che mettono in Rete.

"Abbiamo compreso che troppe opzioni per la privacy possono confondere gli utenti, non facendo loro percepire esattamente cosa e con chi stanno condividendo le proprie informazioni personali" ha dichiarato ancora Kelly.

Le nuove impostazioni saranno raccolte in un'unica pagina, una sorta di pannello di controllo dal quale ogni aspetto potrà essere controllato.

Ci saranno cinque livelli di condivisione. Il primo è Everyone, e consentirà all'intero Web di vedere il materiale, non solo agli iscritti di Facebook. Poi c'è Friends and Networks, che attiverà la condivisione con gli amici e quelli appartenenti agli stessi gruppi (come i compagni di scuola o i colleghi di lavoro).

Il terzo modello è denominato Friends of Friends e permetterà anche agli amici degli amici di accedere al profilo, mentre il quarto è Only Friends e restringerà l'accesso ai soli amici.

Infine ci sarà la possibilità di personalizzare le autorizzazioni - quinto e ultimo profilo, Custom - e decidere manualmente chi può accedere a che cosa.

Il livello sul quale non c'è ancora chiarezza definitiva è quello identificato come Everyone. Per ora consente l'accesso al profilo a tutti gli iscritti di Facebook ma non al mondo esterno; tuttavia presto si aprirà a tutto il Web ma ancora non è chiaro se le informazioni potranno essere indicizzate dai motori di ricerca.

Il nuovo sistema di gestione della privacy sarà inizialmente testato da un ristretto numero di utenti e, quando sarà a punto, verrà esteso all'intero social network.

Firefox 3.5 è qui

Mozilla ha rilasciato l'attesa ultima versione del proprio browser, che promette di essere due volte più veloce del predecessore. Navigazione anonima e supporto alla geolocalizzazione spiccano tra le nuove funzioni. Gli utenti del browser di Mozilla corrono ad aggiornare il proprio software: in Italia più di 200.000 persone l'hanno già scaricato. Non tutte le estensioni, però, sono compatibili. Nel mondo più di 7 milioni di dowload



Mozilla Firefox 3.5 disponibile per il download

Finalmente è arrivato: la lunga strada che da Firefox 3.1 ha portato a Firefox 3.5 è finalmente conclusa.

A un anno di distanza dal rilascio di Firefox 3.0, dopo aver accumulato notevoli ritardi e dopo il rilascio di ben tre Release Candidate, Mozilla ha reso disponibile ciò che definisce come "il browser a oggi più veloce" grazie al rinnovato motore JavaScript, TraceMonkey, e a tutte le migliorie introdotte in questa versione.

Oltre a TraceMonkey (grazie al quale la velocità rispetto alla versione 3 dovrebbe raddoppiare, e addirittura decuplicare rispetto a Firefox 2), sono diverse le novità introdotte da Mozilla "sotto il cofano".

Firefox 3.5 supporta i tag Audio e Video (usando per i filmati il formato aperto Ogg Theora) che fanno parte delle specifiche di HTML 5 e che, nella speranza di qualcuno, renderanno obsoleto l'uso di Flash per i siti di condivisione video.

L'attenzione posta alla privacy si è concretizzata in alcune nuove funzioni, come la Navigazione anonima che non lascia tracce sul Pc (già presente in Chrome, ribattezzata porn mode e presente fin dalle prime versioni di questo ramo di sviluppo) e Dimentica questo sito, che rimuove le tracce relative a uno specifico sito.

Firefox 3.5 supporta la geolocalizzazione, consentendo ai siti web di effettuare un'interrogazione relativa al luogo in cui ci si trova nel momento in cui si accede alla rete; ciò può tornare utili per scoprire i punti d'interesse più vicini o per visualizzare rapidamente le mappe dell'area circostante.

Mozilla Firefox 3.5 può essere scaricato sin da subito nelle versioni per Windows, Linux e Mac OS X dal sito ufficiale.


Firefox 3.5 7 milioni di download Mozilla counter

Il suo successo non avrà eguagliato quello da record della versione precedente (ma è anche vero che l'anno scorso era stato istituto un apposito Download Day), ma Firefox 3.5 sta comunque ottenendo il consenso di milioni di utenti.

Secondo il contatore messo a disposizione da Mozilla, l'ultima versionedel browser è già stata scaricata più di 7 milioni di volte in tutto il mondo. La maggior parte dei download (1,7 milioni) sono stati fatti negli Stati Uniti, mentre l'Italia in questa classifica è attualmente settima, con poco più di 200.000 scaricamenti.

Nonostante le migliorie introdotte - prima fra tutte la maggiore velocità, ma anche il supporto ai tag Audio e Video con fomati aperti - alcuni utenti aspetteranno ancora qualche tempo prima di passare definitivamente alla nuova versione.

Non tutte le estensioni, infatti, sono già compatibili con Firefox 3.5: in alcuni casi bisogna attendere il rilascio delle nuove versioni per non dover rinunciare a qualche funzionalità.



È arrivato Skype 4.1

È arrivato Skype 4.1

Insieme alla correzioni di alcuni bug e al miglioramento della qualità audio e video debutta la funzione di "Condivisione dello schermo". La nuova beta di Skype introduce la condivisione desktop.

Skype 4.1 Windows condivisione schermo desktop

Skype ha rilasciato la versione 4.1 dell'omonimo software per la telefonia Voip, in versione per Windows; tra le novità introdotte spicca la possibilità di condividere lo schermo.

Aprendo una nuova finestra un interlocutore può mostrare all'altro il proprio desktop e viceversa, facilitando la condivisione dei documenti.

In questa versione tornano i promemoria per i compleanni e la funzione Invia contatti che erano stati eliminati da Skype 4.0, rilasciato all'inizio dello scorso febbraio.

Skype 4.1 per Windows, che può essere scaricato fin da subito dal sito ufficiale, porta con sé anche un miglioramento nella qualità delle chiamate e del video oltre alla risoluzione di alcuni bug segnalati dagli utenti della versione precedente.

Skype, il software di comunicazione VoIP più usato, ha subito molti cambiamenti nell'ultimo anno e adesso introduce qualcosa in più: con la versione 4.1 beta è possibile attivare la condivisione Desktop tra PC e Mac.

Fra le funzioni più interessanti introdotte si notano i promemoria dei compleanni, miglioramenti nella qualità audio e video, "l'invia contatti" per condividere la propria rubrica con altre persone e il miglioramento dell'importazione dei contatti da Gmail, AOL, ecc.